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Aristotele: La Logica

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 Aristotele ha dedicato molta attenzione alla logica, che è uno degli aspetti più studiati della sua filosofia. La logica non è considerata una scienza teoretica, pratica o produttiva, ma si occupa della forma che devono avere i vari tipi di ragionamento. Aristotele usa il termine "analitica" per riferirsi all'arte di scomporre il ragionamento nei suoi elementi costitutivi semplici, per valutarne la legittimità e correttezza. La logica studia le regole e i principi che rendono corretta l'inferenza, ossia il passaggio, in un ragionamento, da premesse conosciute e affidabili a una conclusione nuova e valida. Aristotele ha sviluppato una teoria della dimostrazione, che è basata sulla deduzione, e ha distinto tra diverse forme di sillogismo , che sono schemi di ragionamento validi e corretti. La logica aristotelica ha avuto un grande impatto sulla filosofia e sulla scienza, ed è stata studiata e sviluppata da molti filosofi e logici successivi. Aristotele ha sviluppato la

Aristotele: La Poetica

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 Aristotele, nella sua enciclopedia, si occupa delle scienze poetiche e produttive, ovvero dell'ambito della produzione di opere e della manipolazione di oggetti. L'autore si concentra sull'esame delle arti, in particolare della tragedia e della commedia, cercando di cogliere alcuni parametri fondamentali. Il tema dell'arte viene sviluppato nei libri VII e VIII della Politica, ma soprattutto nella Poetica, un'opera incompleta scritta con finalità didattica e forse destinata a essere integrata dalle lezioni orali del filosofo. Purtroppo sono andate perdute le parti in cui Aristotele trattava della commedia, mentre possediamo l'analisi dedicata alla poesia epica. La Poetica di Aristotele è stata tradotta in latino da Giorgio Valla nel 1498 e stampata a Venezia nel 1508, diventando un testo fondamentale per la teoria della letteratura e del teatro.  Secondo Aristotele, l'umanità ha una propensione naturale a rappresentare la realtà attraverso le parole e le imm

Aristotele: L'etica e la politica

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 L'etica è la scienza che si occupa del comportamento individuale e della ricerca della felicità, considerata il bene supremo. A differenza di Platone, che si basava su principi astratti, Aristotele si basa sull'osservazione delle situazioni reali e sulla riflessione delle circostanze concrete, sociali e storiche per definire cosa sia il bene. Aristotele cerca un equilibrio tra diverse esperienze e prospettive per definire cosa sia il bene. Questo approccio può essere considerato attuale nella nostra società. Secondo Aristotele, l'etica non è una scienza esatta come la matematica, poiché le norme morali non sono simili alle conclusioni di un ragionamento necessario e le argomentazioni etiche non hanno la forma della deduzione da principi primi, unici e necessari. L'etica si occupa dei modi di vivere e di agire degli uomini, che variano a seconda del tempo e del luogo in cui si esplicano e dipendono dalla libera volontà delle persone. La differenza dell'etica rispett

Aristotele: La fisica, Dio e l'anima

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 Secondo Aristotele, lo studio del mondo fisico è parte delle scienze teoretiche, insieme alla matematica e alla filosofia prima. La fisica aristotelica è qualitativa, nel senso che tiene conto esclusivamente delle proprietà essenziali di ogni sostanza e stabilisce una differenza qualitativa tra gli elementi. Inoltre, coglie una finalità nei singoli processi dell'universo e nega ogni valore alla matematica applicata alla natura. Il pensiero scientifico moderno dovrà sostenere una dura lotta per scalzare l'influenza della filosofia aristotelica, anche perché nel Medioevo la dottrina aristotelica viene rafforzata da implicazioni di carattere teologico e morale. Solo a partire da Galileo Galilei potrà riaffermare il valore dello studio quantitativo della natura innescando la nascita della scienza moderna. Aristotele, attraverso un rigore analitico, elabora una spiegazione dei fenomeni riconoscendo quattro tipi di cause:  una causa materiale  una causa formale una causa efficiente 

Aristotele: la metafisica

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Aristotele ha rivalutato ogni singolo ente particolare, assumendo le sostanze individuali come chiave di volta del proprio sistema filosofico. Egli ha sostenuto che le idee o " forme " rappresentano la struttura essenziale delle cose stesse, la loro ragion d'essere, ciò che fa sì che siano ciò che sono. Pertanto, egli ha superato la separazione tra mondo e idee, corpo e anima, introducendo un nuovo modo di pensare la realtà, in cui ogni cosa è finalizzata a uno scopo preciso. Il suo pensiero si concentra sull'essenza degli oggetti, piuttosto che sulle idee che Platone vedeva come separate dalla realtà. Aristotele vede la filosofia come una scienza, dove l'osservazione e l'esperienza sono fondamentali per capire la natura delle cose. Egli ha inoltre rivalutato ogni singolo ente particolare, assumendo le sostanze individuali come chiave di volta del proprio sistema filosofico. In questo modo, egli ha sostenuto che ogni cosa è finalizzata a uno scopo preciso e c

Aristotele + Il progetto filosofico

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Copia romana del busto di Aristotele di Lisippo  Aristotele nasce nel 384 a.C. a Stagira, nella penisola Calcidica, e nel 367, all'età di 17 anni, si trasferisce ad Atene per studiare presso l'Accademia di Platone. Qui ci rimane per vent'anni, fino alla morte di Platone, di cui continuerà a condividere con lealtà le posizioni filosofiche. In seguito si reca in Asia Minore, dove rimane per cinque anni, per poi trasferirsi a Pella, presso la corte macedone, in cui diviene precettore di Alessandro Magno. Torna ad Atene forte della protezione di Alessandro Magno e, nel 335 a.C., fonda una nuova scuola, il Liceo (Peripato). A differenza dell'Accademia platonica, nel Liceo aristotelico gli allievi non erano tenuti a rispettare particolari regole comuni di vita e non avevano un progetto politico da elaborare. L'attività scolastica  era costituita dall'insegnamento e dalla ricerca.   Il progetto filosofico Mentre Platone vedeva una convergenza tra tutti i saperi, ponen