Aristotele: La Logica
Il testo parla dei concetti come le unità minime dei ragionamenti dotate di significato, che rappresentano gli oggetti dei nostri discorsi e che vengono uniti o disgiunti nelle varie proposizioni. Ogni concetto si riferisce a un certo numero di enti, ad esempio, con il termine "città" ci riferiamo a luoghi come Roma, Milano, Napoli, Parigi, Londra, mentre con "albero" ci riferiamo a pini, limoni, abeti, meli, ecc. Questo aspetto dei concetti viene chiamato "estensione" e indica l'insieme degli oggetti a cui si "estende" il concetto. L'"intensione" o comprensione dei concetti, invece, coincide con il loro significato, ossia con le caratteristiche che definiscono quel concetto.
Aristotele ha sviluppato una teoria della logica come strumento per l'arte del ragionamento e come materia preparatoria per lo studio delle scienze e della filosofia. La logica è lo studio della struttura del pensiero razionale e analizza il pensiero come unico mezzo per raggiungere la verità, sia nelle scienze che nella conoscenza ordinaria. La logica aristotelica si concentra sulla deduzione e sulla scomposizione del ragionamento in elementi costitutivi semplici per valutarne la legittimità e correttezza.
Aristotele ha sviluppato una teoria della dimostrazione basata sulla deduzione e ha distinto tra diverse forme di sillogismo, che sono schemi di ragionamento validi e corretti. La logica aristotelica ha avuto un grande impatto sulla filosofia e sulla scienza, ed è stata studiata e sviluppata da molti filosofi e logici successivi.
Aristotele si occupa delle proposizioni dichiarative all'interno dell'interpretazione, che sono quelle che asseriscono qualcosa di qualcos'altro e che attribuiscono un predicato a un soggetto. Aristotele privilegia il linguaggio apofantico perché ha una struttura che corrisponde perfettamente a quella delle cose o degli enti del mondo. Le proposizioni che contengono preghiere, invocazioni e saluti sono escluse dal dominio della logica in quanto non rispondono ai criteri di verità o falsità. Aristotele ha sviluppato una teoria della logica come strumento per l'arte del ragionamento e come materia preparatoria per lo studio delle scienze e della filosofia. La logica aristotelica si concentra sulla deduzione e sulla scomposizione del ragionamento in elementi costitutivi semplici per valutarne la legittimità e correttezza. Aristotele ha distinto tra diverse forme di sillogismo, che sono schemi di ragionamento validi e corretti. La logica aristotelica è stata studiata e sviluppata da molti filosofi e logici successivi.
Lo stesso schema può essere espresso in forma semplificata, adoperando le lettere S e P, che stanno per
"Soggetto" e "Predicato".
- Tutti gli S sono P ⇨ universale affermativa
- Nessun S è p ⇨ universale negativa
- Qualche S è p ⇨ particolare affermativa
- Qualche S non è p ⇨ particolare negativa
La forma generale delle proposizioni dichiarative è, dunque, caratterizzata dalla presenza di quattro termini fondamentali:
- il quantificatore: tutti, nessuno, qualche
- il termine soggetto
- la copula
- il termine predicato
Se vogliamo seguire le regole della logica e costruire discorsi dichiarativi ben formati non dobbiamo dimenticare nessuno di essi.
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