La dottrina etica: l'anima, l'amore e la virtù

Per Platone il Bene rappresenta il vertice del mondo ideale, ed è il principio supremo dell'armonia e dell'ordine che regna nell'universo. È proprio il bene ad essere il modello per l'anima umana. Infatti, collegando i due concetti, Platone, come aveva già fatto Socrate, afferma l'obiettivo dell'essere umano sia quello della cura dell'anima.

L'anima ha la stessa natura delle idee e conserva la nostalgia per la dimensione da cui proviene; è un vero e proprio principio spirituale, una sostanza semplice e incorporea, prigioniera di un corpo da cui deve progressivamente purificarsi attraverso la conoscenza. 


Platone ne dimostra l'immortalità attraverso diversi argomenti e le attribuisce una struttura divisa in:

  •  un'anima razionale, che prevale negli uomini saggi e conoscenti
  • un'anima irascibile, che domina nei guerrieri, qualificati dal coraggio
  • un'anima concupiscibile, che caratterizza gli uomini comuni, dediti ai piaceri dei sensi. 
La condizione umana si presenta agli occhi di Platone  come caratterizzata dall'incessante lotta tra pulsioni e desideri contrapposti: il desiderio carnale, le emozioni nobili e la ragione. Tutti e tre sono fondamentali per l'equilibrio dell'anima. Platone dunque non nega la forza delle passioni, ma ritiene che sia compito della ragione ricondurle nella giusta direzione.

L'uomo è un essere diviso a metà tra anima e corpo, funge da ponte tra l'aspirazione verso l'incorruttibile mondo delle idee e la tendenza a cadere nel mondo sensibile del perituro e dell'errore.

 Nel Fedro l'amore viene presentato come la forza che permette all'anima di elevarsi dall'esperienza sensibile alla Bellezza ideale ed eterna. 
Nel Simposio invece, il filosofo spiega come amare qualcosa o qualcuno significhi desiderare ciò di cui si sente la mancanza. Eros, infatti, nel racconto mitico non è né un dio né un mortale, ma un demone, ossia un essere intermedio tra i mortali e gli dei. Egli è, dunque, "filo-sofo", proprio perché di natura "interme-dia" tra la ricchezza e la povertà, tra la sapienza e l'ignoranza, tra gli dei e gli uomini, e pertanto "amante della sapienza", intraprendente e sempre pronto ad accrescere la sua esperienza.

L'ideale platonica di virtù consiste nella realizzazione di un equilibrio tra le varie componenti dell'anima individuale, le quali devono svolgere la propria funzione sotto la guida della ragione che, a sua volta, ha come modello il Bene. Secondo il filosofo vi sono quattro virtù fondamentali:

  • la saggezza, grazie a essa è possibile ragionare e dominare la vita istintuale
  • il coraggio, rappresenta la capacità di lottare per far trionfare ciò che si ritiene giusto
  • la temperanza, è la capacità di contenere e moderare i piaceri e i desideri sottomettendo l'anima concupiscibile a quella razionale
  • la giustizia, che nell'individuo si realizza quando ogni parte dell'anima svolge solo e unicamente la propria funzione

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