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Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

Socrate

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 Socrate nacque nel 469 a.C. ad Atene, in un'epoca piena di conflitti tra la sofistica, che con il suo relativismo che smentisce le antiche certezze, e le classi conservatrici. Fu infatti un difficile clima quello in cui operò Socrate; da un lato si batte per le posizioni relativiste della sofistica, dall'altra deve sberle ostilità delle classi conservatrici.  Socrate era solito a parlare con i giovani educandoli alla riflessione senza mediazione della scrittura. Non lasciò infatti alcuna testimonianza; tutte le testimonianze che abbiamo su Socrate, sulla sua vita e sul suo metodo sono indirette. La maggior parte derivano da Platone, definito il discepolo di Socrate che interpretò in modo più attendibile il pensiero del maestro. Seguendo il racconto che ci ha lasciato Platone all'interno dell' Apologia di Socrate , scritta poco prima del 395 a.C. possiamo ripercorrere l'itinerario spirituale Socratico. All'inizio dell'opera l'oracolo di Delfi indica Socr

Gorgia ❤️❤️❤️❤️❤️

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Gorgia nacque a Lentini, in Sicilia, tra il 485 e il 480 a.C. Fu discepolo di Empedocle e di altri iniziatori storici della retorica. Nel 427 a.C. venne mandato ad Atene come ambasciatore della sua città per ottenere aiuti militari nella guerra contro Siracusa. Fu qui che ottenne grande successo grazie alle sue capacità oratorie, influenzando la produzione letteraria delle scuole di retorica.  Il relativismo dei valori, portando con sé la possibilità di più discorsi sulla medesima azione, inevitabilmente mostra una frattura tra la realtà ed il linguaggio. Gorgia seguendo tale principio si sgancia da ogni criterio di verità di tipo universale e afferma sia il discorso ad essere tutto. Elogia la parola come una forza conquistatrice. Cosi Gorgia arriva a sostenere una forme di " scetticismo metafisico " secondo cui non esiste nulla di oggettivo ; dovessero le cose esistere, non sarebbe possibile per l'uomo conoscerle, pensarle o comprenderle; se anche fossero conoscibili, n

Protagora

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" L'uomo è misura di tutte le cose; delle cose che sono in quanto sono e delle cose che non sono in quanto non sono"  Questa celebre affermazione di Protagora può venir interpretata in vari modi, a seconda del significato attribuito al termine "uomo"; "il singolo individuo": le cose appaiono diverse a seconda dei punti di vista soggettivi, un'azione che ad una persona può sembrare buona, all'altra può apparire cattiva "umanità", "genere umano": la percezione e la valutazione della realtà dipendono dalla particolare conformazione mentale degli uomini, che per esempio differisce da quella degli animali "civiltà", "popolo": vi è un relativismo culturale , secondo al quale le cose sono valutate in modo differente a seconda delle abitudini e delle convinzioni appartenenti alle varie civiltà Probabilmente Protagora riteneva complementari tali punti di vista, assumendo una visione relativistica : non esiste una

I Sofisti

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I sofisti (=sapientissimi) attuarono una rivoluzione umanistica riguardo alla riflessione filosofica, concentrandosi sui problemi che riguardano l'uomo e la società (linguaggio, politica, leggi, educazione). Con loro l'esercizio del sapere diventa un vero e proprio mestiere, attuato spostandosi da un luogo all'altro per cercare discepoli. Fu grazie a questi spostamenti che acquisirono una mentalità aperta e cosmopolita. In una civiltà come quella che vi era ad Atene nel quinto secolo, aperta a discussioni e dibattiti, era importante saper partecipare ai dibattiti pubblici, avere un pensiero critico e essere in grado di convincere gli altri della propria idea. L'insegnamento dei sofisti stava infatti proprio nel trasmettere la capacità di avere una padronanza ampia e sicura del linguaggio e della parola. Si impegnavano a formare particolarmente i giovani offrendo loro un sapere che li avrebbe portati ad un successo individuale. Protagora Gorgia ❤️❤️❤️❤️❤️