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Visualizzazione dei post da maggio, 2023

Aristotele: La fisica, Dio e l'anima

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 Secondo Aristotele, lo studio del mondo fisico è parte delle scienze teoretiche, insieme alla matematica e alla filosofia prima. La fisica aristotelica è qualitativa, nel senso che tiene conto esclusivamente delle proprietà essenziali di ogni sostanza e stabilisce una differenza qualitativa tra gli elementi. Inoltre, coglie una finalità nei singoli processi dell'universo e nega ogni valore alla matematica applicata alla natura. Il pensiero scientifico moderno dovrà sostenere una dura lotta per scalzare l'influenza della filosofia aristotelica, anche perché nel Medioevo la dottrina aristotelica viene rafforzata da implicazioni di carattere teologico e morale. Solo a partire da Galileo Galilei potrà riaffermare il valore dello studio quantitativo della natura innescando la nascita della scienza moderna. Aristotele, attraverso un rigore analitico, elabora una spiegazione dei fenomeni riconoscendo quattro tipi di cause:  una causa materiale  una causa formale una causa efficiente 

Aristotele: la metafisica

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Aristotele ha rivalutato ogni singolo ente particolare, assumendo le sostanze individuali come chiave di volta del proprio sistema filosofico. Egli ha sostenuto che le idee o " forme " rappresentano la struttura essenziale delle cose stesse, la loro ragion d'essere, ciò che fa sì che siano ciò che sono. Pertanto, egli ha superato la separazione tra mondo e idee, corpo e anima, introducendo un nuovo modo di pensare la realtà, in cui ogni cosa è finalizzata a uno scopo preciso. Il suo pensiero si concentra sull'essenza degli oggetti, piuttosto che sulle idee che Platone vedeva come separate dalla realtà. Aristotele vede la filosofia come una scienza, dove l'osservazione e l'esperienza sono fondamentali per capire la natura delle cose. Egli ha inoltre rivalutato ogni singolo ente particolare, assumendo le sostanze individuali come chiave di volta del proprio sistema filosofico. In questo modo, egli ha sostenuto che ogni cosa è finalizzata a uno scopo preciso e c

Aristotele + Il progetto filosofico

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Copia romana del busto di Aristotele di Lisippo  Aristotele nasce nel 384 a.C. a Stagira, nella penisola Calcidica, e nel 367, all'età di 17 anni, si trasferisce ad Atene per studiare presso l'Accademia di Platone. Qui ci rimane per vent'anni, fino alla morte di Platone, di cui continuerà a condividere con lealtà le posizioni filosofiche. In seguito si reca in Asia Minore, dove rimane per cinque anni, per poi trasferirsi a Pella, presso la corte macedone, in cui diviene precettore di Alessandro Magno. Torna ad Atene forte della protezione di Alessandro Magno e, nel 335 a.C., fonda una nuova scuola, il Liceo (Peripato). A differenza dell'Accademia platonica, nel Liceo aristotelico gli allievi non erano tenuti a rispettare particolari regole comuni di vita e non avevano un progetto politico da elaborare. L'attività scolastica  era costituita dall'insegnamento e dalla ricerca.   Il progetto filosofico Mentre Platone vedeva una convergenza tra tutti i saperi, ponen